Alter ego
Le ombre evocano un tema ancestrale legato al suo opposto, la luce, sul quale l'umanità si è interrogata fin dall'inizio.
Plinio il Vecchio racconta che i primi tentativi di ritrarre il corpo umano furono il ricalcare il contorno delle ombre. Nel Mito della Caverna Platone, attraverso le ombre, affronta il rapporto tra la realtà e la sua proiezione, che diventa finzione.
Per Jung, uno dei padri della psicanalisi, l’ombra rappresenta tutti quei contenuti psichici che sono stati rimossi e vanno a costituire lo strato dell’inconscio personale.
Questa serie mette al centro dell'attenzione il "mondo parallelo" delle ommbre, la "duplicazione" del soggetto, il carattere di Alter ego appunto. L'ombra ha la caratteristica di isolare ed evidenziare, attraverso i contorni nitidi di una silhouette, caratteri e particolari che altrimenti andrebbero persi.
Le immagini raccontano la città (una Milano non riconoscibile, un archetipo di città), come in una sorte di sogno dove rimane solo l'essenziale. Il lavoro ha un approccio street, ma la scelta dell'editing sottolinea le contaminazioni grafiche e concettuali, anche attraverso il cropping e il ribaltamento delle immagini.
Alter Ego fa parte del progetto a lungo termine "Le città invisibili", tuttora in corso, ispirato al romanzo di Italo Calvino.
Milano, 2018